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Pillole…di storia dell’arte: storie di nonni

Giorno 2 Ottobre è ormai tradizionalmente conosciuta come la Festa dei nonni; un’occasione per trascorrere del tempo in compagnia di chi in parte ci ha cresciuti, di chi ma mostrato affetto porgendoci una caramella e di chi ha alzato il dito indice per rimproverarci di una marachella. Genitori e nonni per molti di noi sono stati sinonimi, per altri invece solo un nome e una fotografia. Per questo motivo la Festa è il pretesto per ricordarli o stare in loro compagnia.
In tale contesto ho trovato per voi proprio due quadri che fanno al caso nostro: si tratta di pitture di vita rupestre di un pittore poco noto al giorno d’oggi ma molto conosciuto al suo tempo: Albert Anker. Pittore svizzero della metà dell’Ottocento, si innamorò della pittura tedesca, riuscendo a convincere il padre a fargli studiare arte. Così entrando in contatto con l’arte neo-classica, si indirizzò verso la corrente tanto in voga nell’entourage continentale, il realismo. La scelta del genere è stata unitamente accompagnata dalla volontà di imprimere attraverso il pennello momenti di vita quotidiana della sua terra, affinché potessero galoppare nelle menti il loro ricordo col trascorrere del tempo.
Ebbene sì i ricordi e le memorie sono i titoli delle cartelle archiviate nelle nostre menti, che quando li selezioniamo balzano fuori con tantissimi file tutti da ordinare e catalogare. E oggi vorrei proprio pigiare i titoli delle vostre cartelle, perché apriate un documento e lo leggiate, ma i file che dovete selezionare sono quelli legati ai ricordi dei vostri nonni. Vorrei che ricordaste qual è la storia, il racconto o la favola più bella che i vostri nonni vi abbiano raccontato.

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A. Anker, Il nonno racconta una storia, 1884

Adesso, chiedo a voi se mai avete raccontato una storia ai vostri nonni, come fa il ragazzo di quest’altro dipinto dello stesso autore. La riproposizione inversa di una stessa situazione, relativa al rapporto tra nonni e nipoti. Qui il nipote legge un libro al suo vecchio, che stanco e malato, sarà fiero e felice di essere riuscito a trasmettere la morale educativa basata sulle relazioni e sugli affetti familiari.

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A. Anker, La devozione del nonno

Quindi in questa giornata, recatevi dai vostri nonni, raccontate voi la vostra storia e se i nonni non li avete più, potrete rivivere momenti trascorsi insieme attraverso la selezione della voce ricordi archiviata nella vostra mente.

Dunque ancora una volta l’arte diventa uno spunto e uno stimolo con cui estrapolare delle riflessioni e degli spunti che possono manovrare le nostre azioni, anche in termini di rapporti familiari e morali, in un contesto attuale nel quale gli affetti e gli amori sono trascurati, ignorati e accantonati.

Auguri a tutti i nonni da ValorizziAmo Arte

 

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