storia dell'arte

Pillole…di storia dell’arte: alzo la testa e guardo il cielo – Chiesa di San Giuseppe a Roma

Ore 15:00 circa, un tonfo, un boato, tanta nube e polvere si innalza nei pressi dei Fori romani; i turisti e la gente sul posto si allarmano, si agitano, cerca di capire cosa fosse successo: il soffitto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami è crollato. Per fortuna in chiesa non c'era nessuno, perché oramai viene usata occasionalmente per funzioni speciali; infatti sarebbe stata prevista la celebrazione di un matrimonio. Dio li ha guardati! È proprio il caso di dirlo...

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Pillole…di storia dell’arte: il restauro non è la ristrutturazione!

Nel contesto architettonico, capita spesso sentire usare la parola restauro con lo stesso significato di ristrutturazione. In realtà si tratta di due concetti apparentemente simili, ma lontani e disgiunti, innanzitutto perché il restauro è un'attività che si riferisce ai beni culturali, mentre la ristrutturazione è rivolta agli edifici comuni. La parola restauro, così come il suo esercizio, ne ha fatta di strada nel corso dei secoli affinché potesse avere la sua specificazione a livello verbale e pratico. Infatti fu solo a partire dalla redazione della Carta del restauro nel 1972 che Cesare Brandi espresse il concetto di restauro nel suo libro Teoria del restauro...

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Pillole…di storia dell’arte: “Demolire o ripristinare?…”

"Demolire o ripristinare? Approccio Attila o salvaguardia della memoria storica?": queste sono le prime righe di un articolo del 08 Giugno 2012, in occasione del disastroso terremoto avvenuto in Emilia Romagna e che ha contato una cospicua percentuale di beni culturali danneggiati.

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Pillole…di storia dell’arte: “Antonellus Messaneus me pinxit” – PARTE III

“Antonellus Messaneus me pinxit” era la firma con la quale Antonello da Messina autenticava le sue opere; eppure quelle da lui firmate risalgono all’ultimo decennio della sua attività, infatti molte di queste giovanili e non, sono frutto di attribuzioni sulla base di confronti stilistici e formali. Inoltre a tutt’oggi non è del tutto chiara la vicenda artistica di Antonello in mancanza di opere distrutte a causa del terremoto del 1908, che ha raso quasi a suolo Messina, e le scarse le informazioni relative alla sua attività fuori l’isola.