mostre, storia dell'arte

Impression…a Catania

Unica ed imperdibile occasione quella della mostra presentata a Catania sugli Impressionisti, i nomi degli artisti più celebri dell’Ottocento risuonano tra le pareti del Palazzo Platamone attraverso i loro 200 capolavori, introducendo e concretizzando quella che viene definita arte contemporanea. In un periodo storico in cui la borghesia si impossessa dell’arte e della cultura, in cui gli interessi e le attenzioni si spostano sulla nuova tecnologia in grado di immortalare momenti di vita, la fotografia, in cui l’artista assume un ruolo sociale esponendo nelle Accademie e in mostre personali, qualcosa cambia. A trasformarsi innanzitutto è il modo di fare Arte, partendo dall’elaborazione di soluzioni tecniche innovative, abbandonando la tradizionale pennellata fluida e scorrevole e la ricerca della perfezione e del dettaglio scolpito, per lasciare il posto al nuovo e al diverso, impressionando e sconvolgendo un pubblico abituato ad una certa maniera, ma nello stesso tempo incuriosendolo e richiamando la sua attenzione. L’innovazione diventa gusto e ricerca nel campo dell’Arte; da questo momento in poi l’Arte si impossessa delle idee degli artisti, abbandonando la creazione e il perseguimento di stilemi e di regole.  In poche parole l’Impressionismo è l’inizio dell’indipendenza dell’artista.

Eppure i “nuovi artisti” faticarono ad essere accettati nella società moderna, infatti  Monet, Pissarro, Sisley, Renoir, che dipingevano studiando le ombre colorate e quindi ciò che vedevano dal vivo, non trovavano posto all’interno dei Salon per poter esporre i loro piccoli punti e tocchi di colore. Così, un bel giorno Monet, Renoir, Sisley, Pissarro, Degas e Morisot, pensarono bene di organizzare una mostra collettiva che ebbe luogo nel luglio del 1874 nello studio fotografico di Nadar; all’esposizione si unirono Cèzanne e l’italiano De Nittis. E fu da allora che tra polemiche e timidi entusiasmi, prese piede un incalzante interesse, mosso dalla curiosità di quelle che sembravano comuni pitture di paesaggio (tanto che Emile Zola chiamava gli artisti naturalisti), ma che in realtà mostravano un vivo interesse per le innovazioni tecniche adottate. I punti colorati e i piccoli tocchi sostituivano la classica pennellata fluida e scorrevole, muovendo l’attenzione del pubblico a qualcosa che va oltre il semplice oggetto del quadro, e quindi verso il colore e la sua costruzione che nasce dall’osservazione della luce. L’Arte che diventa scienza, trovava l’entusiasmo del pubblico, al punto da organizzare altre due mostre, di cui l’ultima del 1877, che conia ed introduce il movimento artistico Impressionismo: furono gli artisti stessi a definirsi così (nonostante il disappunto di Degas), traendo ispirazione del quadro di Monet, Impression levar del sole e intitolando la mostra Exposition des impressionistes [1].

Nella pittura il tratto breve e accennato, il puntino e la pennellata fugace e grossolana, modellano e plasmano soggetti e ambienti visti e conosciuti agli occhi dei contemporanei. Ed è proprio la pittura ad avere maggiore successo in questo periodo, perché permette di lasciare maggiore e libero sfogo alla propria creatività, tuttavia la mostra presentata a Catania è completata dalla scultura e dalla ceramica. Muovendo un percorso che parte dal realismo di Courbet alla pittura on plein air, cioè la pittura dal vivo, letteralmente all’aria aperta, di Barbizon, ai bucolici paesaggi di Corot, Millet, alla fantasmagorica allegoria di Ingres, la mostra prosegue con i nomi degli artisti più noti nel mondo dell’Impressionismo, che diventa Simbolismo, mettendo in luce le loro caratteristiche e qualità. Chi troverete? Renoir,  Cézanne, Manet, Monet, Gauguin, Van Gogh, Degas, Pissarro, Signac e tanti altri ancora.

La mostra dal titolo “Percorsi e segreti dell’Impressionismoaperta al pubblico dal 20 Ottobre 2018 sarà ancora visitabile fino al 21 Aprile 2019, presso il Palazzo Platamone, in Via Vittorio Emanuele n. 121, Catania. Curatore Vincenzo Sanfo ed enti promotori Patrocinio di Città di Catania e Palazzo della Cultura.
Prezzo: intero € 12,00; ridotto € 9,00 (Over 65, giornalisti con tessera dell’ordine nazionale, gruppi min. 10 persone); Fidelity Card € 10,00. Gratuito bambini fino a 6 anni, Membri ICOM, Guide turistiche, 2 insegnanti accompagnatori degli studenti, Disabili e invalidi riconosciuti dalla legge con un accompagnatore, le personalità dello Stato e della politica in rappresentanza ufficiale.

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C. Monet, Impression levar del sole, 1872, Parigi, Museè Mormottan

[1]: Cfr. C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana Vol. IV, Ed. Bruno Mondadori, Roma, 2012, pp. 197-198.

 

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